24.11.13

La 9à sinfonia di Vettel: l'uomo dei record è lui


Siamo giunti ai titoli di coda di questo 2013 monotono per ciò che riguarda il mondiale di F1.
L'alieno Vettel manco fa più notizia che ha vinto anche l'ultima gara... Ma fanno notizia i suoi record, le sue ambizioni, i suoi numeri....

Seb chiude questo mondiale da Leader con la L maiuscola, vincendo ben 9 gare consecutive, battendo i record di Schumacher, 13 vittorie stagionali, eguagliando Michael e da solo conquistare 340 e rotti punti che gli avrebbero permesso di vincere il Titolo Costruttori anche da solo, ma per tale titolo per fortuna si lotta con 2 vetture.

L'altra è quella di Mark Webber, che dopo 12 stagioni lascia il mondo della F1 per dedicarsi alla Porsche nel mondo dell'endurance; commovente è stata la scena dove Mark ha tolto casco e sotto-casco per completare il giro d'onore e poter essere finalmente "libero" di godersi quel vento che gli accarezzava i capelli, libero dalle pressioni e dalle situazioni difficili che si sono create nel corso degli anni nel box.


Possiamo dirlo, per Webber questo è stato il giro più bello della sua carriera nel circus, dove per una volta ha fatto di testa sua, dove tutto gli è stato lecito....


L'altro è Fernando Alonso, il guerriero, il samurai della Ferrari, che dopo 5 gare fuori dal podio si piazza li, in 3à posizione, ma conquistando e confermando che lui è il 2° miglior pilota dell'anno, blindando quel posto che fino a metà gara era ancora in bilico tra lui, Hamilton e Webber.

Buon segno questo, il quale fa sperare in un anno prossimo dalle mille rivoluzioni tecniche in un mondiale più combattuto, dove il samurai possa sfoderare le sue mosse migliori, esaltato dal contatto corpo a corpo con l'avversario per qualcosa di concreto, quell'Iride che da troppo tempo gli sfugge per meriti altrui o per demeriti propri e/o del team.

Bene, questo è un po il quadro stagionale racchiuso nel podio dell'ultima gara di Interlagos, in Brasile, dove il circus ha chiuso i battenti per quest'anno pensando già al futuro....
Gara molto avvincente fin dalle prime battute, grazie anche ad alcuni errori dei piloti, per esempio Hamilton che chiude la traiettoria a Bottas beccandosi un drive-trought e mettendo a rischio il 2° posto del titolo costruttori alla fine guadagnato con 5 punti di distacco sulla Ferrari, 3° gradino per loro. 
Gli ultimi giri del Gp sono stati percorsi con l'incognita pioggia, infatti in qualche settore le gocce di pioggia iniziavano a cadere, ma senza spaventare i piloti, che hanno condotto le loro vetture all'arrivo.
Invece momento di caos è stato quando Vettel rientra ai box intorno al 50° giro e i meccanici non hanno con loro l'anteriore destra, facendo perdere al campione 13 secondi, molti, visto che all'uscita dal box tra i primi 3 c'erano scarsi 5 secondi.... Alla fine tutto è andato per il verso giusto per la Red Bull...

Ora parlando da Ferrarista, oggi è stata una giornata dove si sperava che Felipe, l'italo-brasiliano per me, avrebbe potuto fare una gara spettacolare, per chiudere una storia lunga 8 anni ricca di emozioni, dove su quel tracciato, di casa sua, ha perso un mondiale all'arrivo, per un guasto tecnico della Toyota di Glock, che ha permesso a Hamilton di strapparglielo via, e penso che quella per lui sia stata la delusione più forte.
Ma oggi, la direzione gara, ha voluto infierire su un periodo plumbeo, ecco che quando Felipe stava li, al 4° posto, lo obbligano a scontare un Drive-trought, il quale manda in bestia il pilota, che non condivide per nulla la scelta della direzione, facendo segno al momento del passaggio dai box alla torretta dei direttori.
La motivazione di tale penalità è dovuta al fatto che la zona  tratteggiata della corsia box è una zona di separazione e se superata con la propria vettura, si va incontro a penalità, ma tale penalità è stata inflitta solo a lui, mentre anche Vettel, Webber, Hamilton e Button hanno effettuato tale infrazione, però senza essere penalizzati, e con in ballo un 2° posto costruttori tali eventi non dovrebbero accadere.
Ora non ci resta che augurare a Felipe Massa, che dall'anno prossimo lo vedremo in Williams, le migliori fortune che gli possano capitare, sperando che possa aiutare anche lui in qualche occasione la Ferrari nella lotta al titolo iridato.





18.11.13

F1: Vettel Cow-boy! Anche Austin diventa terreno fertile per lui.


Sebastian Vettel, il 4 volte campione del mondo, batte record su record, l'ultimo è stato demolito ieri dal campioncino tedesco, superando Schumi e Ascari in numero di vittorie consecutive, infatti è l' per lui.
Alle sue spalle si sono piazzati Grosjean con la sua ottima Lotus e Mark Webber, giunto al capolinea quasi della sua avventura in F1, per poi passare al mondo dell'endurance con le vetture a ruote coperte. Hamilton precede Fernando Alonso all'arrivo (4° e 5°), facendo si che il gap tra le 2 scuderie (Mercedes e Ferrari) sia aumentato a ben 15 punti, grazie anche alle enormi difficoltà riscontrate da Massa, (13°), mentre Rosberg riesce comunque a strappare 2 punticini preziosi in ottica costruttori.

La Cronaca: Pronti via ed ecco che Vettel brucia tutti al semaforo, mentre Webber viene risucchiato seduta stante dal gruppo, fasi concitate che portano alla conclusione di un K.O. da parte della Force India di Sutil, che paga a caro prezzo un contatto, andando a fini direttamente tra le barriere laterali, ed ecco la Safety car, qui le speranze si riaccendono per tutti, ma nulla da fare, Vettel si fa trovare pronto da campione qual'è e non sbaglia la ripartenza.
Durante la gara si assistono numerosi sorpassi, il più bello di tutti sicuramente quello di un fenomenale Alonso, rampino a sinistra, in accelerazione all'esterno della veloce destra svernicia uno straripante Sergio Perez, ma non si è fermato qui, infatti, giro su giro ha dato vita a un'escalation di sorpassi mietendo "vittime su vittime".

La fine è stata sempre la stessa: Vettel noiosamente dominatore, Alonso energicamente in rimonta...