25.11.12

Gran Premio del Brasile:Maldonado penalizzato, Alonso sale settimo

Come già accaduto anche la settimana scorsa ad Austin, Fernando Alonso potrà guadagnare delle posizioni sulla griglia di partenza del Gp del Brasile sfruttando le penalità inflitte ai suoi avversari.

Se negli Stati Uniti era entrata in gioco anche la strategia, con la decisione della Ferrari di sostituire il cambio a Felipe Massa per far scattare una sanzione, questa volta Pastor Maldonado ha fatto tutto da solo, non fermandosi quando i commissari gli intimavano di recarsi alle operazioni di peso della vettura.

 Un errore di distrazione che però il pilota della Williams pagherà a caro prezzo: la punizione prevista per questo tipo di infrazione è solamente una reprimenda, ma per il venezuelano si tratta già della terza in questa stagione, quindi farà scattare una retrocessione di 10 posizioni in griglia.

 Questo vuol dire che Pastor, che era accreditato del sesto tempo, dovrà andare a schierarsi in ottava fila, mentre Alonso guadagna la settima posizione, rimanendo comunque alle spalle del rivale nella corsa al titolo Sebastian Vettel, che è quarto.

La Red Bull cambia nome:Dal 2013 si chiamerà Infiniti Red Bull Racing

Sono ormai due stagioni che la Infiniti sponsorizza la Red Bull Racing in Formula 1 e in passato si era arrivato ad ipotizzare che il rapporto si potesse stringere ulteriormente tra le due parti: un anno fa si era parlato della possibilità che i motori Renault montati sulle vetture di Milton Keynes potessero cambiare il loro nome proprio in Infiniti.


 L'accordo di sponsorizzazione è stato rinnovato per le prossime quattro stagioni, ma a partire dal 2013 il marchio Infiniti entrerà a far parte del nome del team, che si chiamerà Infiniti Red Bull Racing. Ma non è tutto qui, perchè oltre alle iniziative commerciali economiche, dovrebbe avviarsi anche una vera e propria partnership tecnica, che dovrebbe comprendere dei progetti comuni.

L'orgoglio del presidente de Nysschen. "I primi 24 mesi della nostra collaborazione sono stati positivi per entrambe le parti, ma crediamo che questo nuovo rapporto possa portare maggiori vantaggi sia alla Infiniti che alla Red Bull Racing. Diventare title sponsor ci permetterà di aumentare ancora di più l'esposizione del nostro brand, dei nostri prodotti e della nostra tecnologia".

Il team principal Horner soddisfatto della partnership. "Dal 2011 ad oggi abbiamo curato diverse iniziative insieme e durante questo lasso di tempo la Infiniti ci ha dimostrato di avere una notevole abilità tecnica, impressionandoci anche per le sue capacità ingegneristiche. Inoltre ha sfruttato il suo rapporto con la Red Bull Racing per diventare un marchio più noto in tutto il mondo. Questi attributi, dunque, rendono la Infiniti il partner ideale per la Red Bull Racing".

Monza Rally Show:Valentino Rossi la spunta su Capello per un soffio

Valentino Rossi cercava un bel modo per chiudere un 2012 da dimenticare in MotoGp e lo ha trovato conquistando la vittoria nel Monza Rally Show, tradizionale appuntamento di fine stagione che da qualche anno a questa parte attira a partecipare piloti  e personaggi dello spettacolo a sfidarsi lunge le speciali allestite all'interno del tracciato brianzolo.

Proprio come lo scorso anno, quando si arrese solamente a "sua maestà" Sebastien Loeb, il Dottore si è presentato al via con una Ford Fiesta RS WRC, con la quale si è imposto al termine di un bellissimo duello con Dindo Capello, che invece era al volante di una Citroen DS3 WRC: conquistando una vittoria di speciale in più (5-4 il conteggio finale), il pesarese è riuscito ad avere la meglio per appena 2"8.


Molto bella anche la lotta per il terzo posto, nella quale alla fine l'ha spuntata un veterano come Piero Longhi, che al volante di una Citroen C4 WRC, quindi una WRC di vecchia generazione, ha avuto la meglio sulla medesima vettura affidata a Marco Bonanomi e sulla Citroen DS3 WRC di Andrea Dovizioso, tutti racchiusi nello spazio di poco meno di quattro secondi.
 Anche l'altro motociclista proveniente dalla MotoGp, fresco del passaggio alla Ducati, si è dunque reso protagonista di una bella prova, anche se un errore commesso nel traffico dell'ultimo tratto cronometrato gli è costato probabilmente la possibilità di andare ad occupare uno dei gradini del podio.

 Ma la MotoGp ha prestato al weekend brianzolo anche il suo campione del mondo, ovvero Jorge Lorenzo, che ha chiuso con un incoraggiante decimo posto, visto che per lui si trattava dell'esordio sia in questo tipo di competizione che sulla Citroen DS3 WRC. Dopo un avvio un po' titubante, con tanto di toccata nella PS4, lo spagnolo si è reso autore di buoni parziali nella seconda parte della corsa.
 Nella classe Super2000 bisogna invece segnalare la bella vittoria del campione italiano in carica Paolo Andreucci, che con la sua Peugeot 207 ha piegato l'agguerrita resistenza della Skoda Fabia di Luca Rossetti per appena poco più di 5". In questa classe si sono visti al via anche diversi vip, dai motociclisti Loris Capirossi e Cladio Corti, al cantante Cesare Cremonini, tutti comunque piuttosto attardati alla fine.

18.11.12

Formula 1: Gp Austin, Hamilton allunga la speranza di Alonso, ora il tedesco a +13


Lewis Hamilton tiene aperto il mondiale centrando una meravigliosa vittoria nel primo Gp degli Stati Uniti disputato ad Austin. L'inglese ha demolito il campione del mondo con una tattica costruita giro dopo giro: è stato l'ombra della Red Bull Racing finché non è riuscito al 42. giro a sorprendere l'avversario usando il DRS.

La McLaren Mp4-27 è risultata nettamente più veloce rispetto alla RB8 e Sebastian Vettel se n'è lamentato via radio con il muretto: l'inglese centra la 21. affermazione in carriera e la quarta della stagione dopo Canada, Ungheria e Italia. Ha scelto forse il modo migliore per salutare la squadra di Woking con la quale ha disputato tutti i 109 Gp nel Circus fino ad oggi.

Sebastian Vettel alla centesima gara di F.1 si accontenta del secondo posto: il tedesco non chiude la partita per il mondiale che resta aperta fino ad Interlagos, ma porta a 13 le lunghezze di vantaggio su Fernando Alonso. E la Red Bull Racing coglie il terzo titolo Costruttori di seguito

Vettel non ha commesso errori, ha centrato pole e giro più veloce, ma si è dovuto arrendere a Lewis Hamilton con una McLaren che si è dimostrata più efficiente della RB8 nello spunto di velocità massima: ha dovuto cedere il passo per un doppiato che non gli ha permesso di percorrere la traiettoria ideale. Ma se non era in quel giro, il sorpasso sarebbe certamente avvenuto poco dopo...

Al muretto di Milton Keynes hanno tremato quando si è dovuto fermare Mark Webber per il cedimento dell'alternatore, l'incubo di Adrian Newey: l'affidabilità è il tallone d'Achille della RB8, ma la monoposto di Seb ha marciato come un orologio, mancando solo di velocità massima nel momento topico della gara.

Sul terzo gradino del podio sale Fernando Alonso autore di una grande partenza: il ferrarista non è mai stato protagonista con una F2012 che si è oggettivamente rivelata meno competitiva di McLaren e Red Bull racing. 

Lo spagnolo ha accumulato 40 secondi di distacco dalla testa: troppi per una monoposto che vuole puntare al mondiale. Fernando ha beneficiato del "regalo" di Felipe Massa, che ha sostituito il cambio per far partire l'asturiano dalla parte pulita della pista, in settima piazza.

In mattinata si era fatta una gran storia su quanto sarebbe stato penalizzante scattare sul lato sporco e, invece, Lewis Hamilton in prima fila ha perso solo una posizione su Mark Webber alla prima curva! 

Resta il fatto che la Rossa non ha il passo per vincere: le modifiche che aveva la F2012 dell'iberico non sono parse un grande passo in avanti, anzi la gara di Felipe Massa, partito undicesimo per la penalizzazione, è risultata più incisiva di quella del capitano, segno che la versione standard della monoposto è ancora migliore di quella più evoluta. Una bocciatura per Pat Fry e compagni, alla vigilia della corsa risolutiva.

Felipe Massa, oggi ha dimostrato di essersi meritato il rinnovo del contratto Ferrari: non ha fatto polemiche quando ha dovuto chinare il capo alla ragione di stato e poi è stato autore di una splendida rimonta che lo ha portato fino al quarto posto finale a soli sei secondi dal capitano, contribuendo a mantenere la squadra del Cavallino al posto d'onore nella classifica Marche. 

Questi dati devono far riflettere la squadra di Maranello, perché ad Interlagos la Ferrari dovrà andare per vincere. E' forse per questo che Alonso aveva poco da sorridere sul podio di Austin: a Interlagos bisogna cambiare mentalità puntando alla pole e al bottino pieno...

Anche Jenson Button ha dato spettacolo con la seconda McLaren: l'inglese, dopo una partenza difficile (ha scelto di scattare con le gomme Hard che hanno faticato ad andare in temperatura) in cui era scivolato fino al 16. posto è risalito fino alla quinta piazza. 

Jenson è stato spesso in lotta con Kimi Raikkonen, regalando ai 120 mila spettatori texani, una serie di sorpassi molto spettacolari. La Lotus si deve accontentare del sesto e settimo posto con il finlandese davanti a Romain Grosjean (il francese ha pagato un testacoda nella prima parte dela corsa) tornando ad essere la quarta forza.

In zona punti sono entrati anche Nico Hulkenberg (Force India) ottavo e la coppia di piloti della Williams che nelle ultime fasi si sono fatti una grande battaglia: Pastor Maldonado ha avuto la meglio sul più arrendevole Bruno Senna.

Male la Mercedes che non consente a Michael Schumacher di chiudere la sua carriera in modo dignitoso:il tedesco partito bene (era quinto) è scivolato al sedicesimo posto come i gamberi. Il consumo delle gomme condanna la F1 W03 e Michael è stato l'unico, insieme a Di Resta (Force India) a dover fare due pit stop. 

Ora tra 7 giorni si metterà la parola fine al mondiale e vedere chi conquisterà l'iride in quel di Interlagos.

Fonte: www.Omnicorse.it

17.11.12

Formula 1: Qualifiche Austin, Vettel in pole, male Alonso, ora rischia il Mondiale!!

Si è da poco terminato il turno di qualifiche del primo Gp americano , anzi texano, in quel di Austin. Il circuito, l'asfalto e tutto il resto è ancora nuovo nel Circus, mentre la sorte delle qualifiche, purtroppo, è sempre la stessa... Red Bull in prima fila e la Ferrari dietro... ma questa volta un po troppo dietro... infatti Alonso partirà 8°, Massa 6°, a causa della retrocessione di Grosjean che ha sostituito una parte meccanica.


A seguire troviamo Hamilton in seconda posizione e Mark Webber in terza, quarto posto per Grosjean, ma come già abbiamo detto, a causa della penalizzazione partirà 9° e al suo posto Kimi Raikkonen.



Fernando Alonso disponeva anche della F2012 dotata delle ultime evoluzioni tecniche: a giudicare dai risultati della pista è andata meglio la versione vecchia di Felipe Massa. Questo dato varrebbe una bocciatura dello staff tecnico del Cavallino rampante.

Lo spagnolo, incapace di mostare il suo talento, è stato preceduto da Nico Hulkenberg (Force India) e seguito solo da Pastor Maldonado (Williams).

Q2 Sebastian Vettel ha un passo insostenibile per chiunque altro: il tedesco ottiene uno stratosferico 1'35"796 che lascia Mark Webber a mezzo secondo, ma stupisce Felipe Massaottimo terzo in 1'36"549, mentre è parso nettamente più in crisi Fernando Alonso, solo nono. 

Il grande escluso è Jenson Button con la McLaren per un problema meccanico che lo costringe ai box in aticipo. Resta fuori anche Nico Rosberg in grave crisi con la Mercedes, mentre Michael Schumacher si è qualificato ottavo dopo aver ostacolato Alonso nella prima parte della sessione.

Nel primo turno di qualifica svetta Sebastian Vettel: con la gomme dure il tedesco ottiene un ottimo 1'36"558 precedendo di mezzo secondo Lewis Hamilton e di sette decimi il compagno di squadra Mark WebberFernando Alonso è solo undicesimo con gomme hard, proprio comeFelipe Massa che si è trovato più a suo agio, arrivando ad essere ottavo. 

Quarto Romain Grosjean che ha usato le Medium proprio come la coppia della Williams, Pastor Maldonado e Bruno Senna. Resta escluso Daniel Ricciardo con la Toro Rosso. 

Da sottolineare la crescita della Marussia che è stata davanti con le due monoposto (Timo Glock e Chatrles Pic) alle Caterham. La HRT è riuscita a conseguire la qualificazione per la gara con entrambi i piloti: l'indiano Narain Karthikeyan non ha completato il turno ed è stato costretto ad abbandonare la monoposto con un problema tecnico.


Domani alle ore 20 (ora italiana) il via al primo gran premio del Texas, sperando in una "remuntada" made in Italy.

MACAO GP DELLA MORTE: UN ALTRA VITTIMA!!


Il circuito della morte: questo è il nome che mi viene da affibiare al cittadino di MACAO. Un circuito stretto, tortuoso, ma con velocità folli all'interno di muretti e guard rail, pericoloso sia per le 2 che per le 4 ruote.
Dopo la morte del pilota della SBK Carreira, a meno di 24 ore di distanza, muore un altro pilota: PHILIP YAU WING-CHOI. Lui e la sua Chevrolet Cruze si sono schiantati, e non c'è stato nulla da fare...

CRASH ALLA CURVA DEL MANDARINO La vettura si è disintegrata all’insidiosa curva del Mandarino in uno dei tratti più veloci dell’anacronistica pista cittadina: l’impatto è stato devastante e le strutture di sicurezza non sono state sufficienti a salvaguardare il pilota che è spirato poco dopo essere giunto in ospedale. 

SI E’ TAGLIATA LA CARROZZERIA I soccorsi sono stati immediati, ma ci sono voluti sei minuti per estrarre lo sfortunato Phillip Yau Wing-choi dalle lamiere: è stato necessario tagliare la carrozzeria con il destricatore e gli interventi si sono resi ancora più difficili perché la Cruze aveva la guida a sinistra, proprio nel lato dell’impatto. 

INUTILI LE STRUTTURE DI SICUREZZA Si è detto che il tracciato di Macao sia ormai inaccettabile per le moto che trovano rail come rasoi al bordo della pista, ma oggi abbiano avuto la drammatica conferma che il circuito cittadino non è più adatto nemmeno ad ospitare le ben più protette vetture turismo: la struttura del roll bar e il sistema anti-intrusione si sono rivelati inefficaci alla velocità con cui il conduttore di Hong Kong si è schiantato.

VELOCITA’ INADEGUATE Vale la pena di ricordare che le vetture del WTCC sul rettilineo di Macao raggiungono la più alta velocità massima dell’intera stagione, superando i picchi che si raggiungono a Monza che è per tutti il tempio della velocità! Vi immaginate cosa succederebbe sotto il tunnel di Montecarlo se le F.1 lo affrontassero con le punte di velocità dello Stradale brianzolo? E’ meglio neanche pensarci, perché certamente non si correrebbe più nel Principato.

FACCIA TOSTA Joao Manuel Costa Antunes, coordinatore della commissione che gestisce il Gran Premio di Macao ha avuto la faccia tosta di sostenere che la morte del pilota non si può attribuire all’organizzazione di una gara che esiste da sessanta anni. La dichiarazione di scarico della responsabilità è servita a sostenere che la sicurezza dell’impianto e dei soccorsi non è da mettere in discussione, per cui gli eventi previsti nel week end andranno avanti regolarmente.

LO SPETTACOLO NON SI FERMA Una vergogna: nemmeno un attimo di riflessione! E stupisce che tacciano i piloti professionisti del WTCC e i giovani della Formula 3. Lo spettacolo deve andare avanti, ma quella di Macao si è trasformata in una… lotteria della morte. Prima o poi si potrà anche scommettere sul numero del pilota che allungherà la lista dei decessi? In Europa per ottenere l’omologazione internazionale di un circuito ci sono regole ferree e rigidissime, mentre altrove si chiudono gli occhi. E per chi ama le corse è una vergogna…

Questo il video del crash, aimè, fatale per il pilota...



SBK: Tragico incidente a Macao. Morto il pilota Carreira


Il Mondiale SBK si è fermato a MACAO, alla sua 46à edizione, purtroppo il destino ha deciso di tranciare un altra vita di un "cavaliere" delle 2 ruote, il lusitano LUIS FILIPE CARREIRA. 
Il biker lusitano è andato a sbattere nelle barriere a circa 200 Km/h, e fin da subito le condizioni si sono dimostrate catastrofiche.

LA DINAMICA - Alle ore 15.58 (le 8.58 in Italia) il lusitano è uscito di strada alla Fisherman’s Bend, curva destrorsa nella parte finale del tracciato stradale, uno dei punti più veloci del circuito.
Qualcosa nella frenata, a una velocità di circa 200 km/h, non ha funzionato e Carreira è finito con la sua Suzuki contro le barriere. Sono state immediatamente esposte le bandiere rosse. I soccorsi prestati dai due medici a bordo sono stati pronti ma le condizioni sono apparse subito disperate e si è deciso l’immediato ricovero in ospedale dove Luis è arrivato alle 16.08. I tentativi di rianimazione cardiopolmonare sono continuati per diversi minuti finché alle 16.28 i medici hanno dichiarato la morte per le ferite sostenute. Carreira aveva già corso in 6 occasioni a Macao, mancando di un soffio il podio nel 2008 quando fu quarto.

Qui potete vedere la tragica notizia diramata dai TG locali:


14.11.12

Alcol alla guida: nuove leggi per i trasgressori?


Il problema della guida in stato di ebrezza e sotto effetto di stupefacenti è stato sempre una delle più grandi macchie del popolo guidatore.
Con gli incidenti però avvenuti in successione in questi ultimi giorni, la situazione sembra sia tornata di nuovo al centro di molte discussioni.


Ricordiamo che il codice della strada infligge pene diverse, a seconda della gravità dell'infrazione.

Prima fascia:
multa di 500 euro qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro. Scatta anche la sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.

Seconda fascia
:
l'ammenda sale a 800 euro e l'arresto fino a sei mesi,  se  viene  individuato un valore superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi (più la sospensione della patente da sei mesi a un anno).

Terza fascia:
sanzione massima di 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno, per un valore superiore a 1,5 grammi per litro (più la sospensione della patente da uno a due anni). Con la sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena a richiesta delle parti, anche se è stata applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea. Ma se la macchina non è del trasgressore, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. E qualora per il guidatore che provochi un incidente sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 1,5  grammi per litro, la patente è revocata.

Per i NEOPATENTATI vige la tolleranza zero! Lo prevede l'articolo 186-bis del Codice della Strada. I CONDUCENTI CHE GUIDINO CON UN TASSO ALCOLICO SUPERIORE A 0 MA INFERIORE A 0.5, AVRANNO UN AMMENDA DI 155 EURO. Se il tasso è superiore, o si causa un incidente, le sanzioni sono raddoppiate. 


L'IDEA DEL GOVERNO - Ma l'Esecutivo Monti come intende combattere il fenomeno degli incidenti per guida in stato d'ebbrezza? Il legislatore ha pensato anche a provvedimenti che riguardano la patente, come il ritiro della stessa per un certo periodo, a seconda della gravità del fatto. Accantonato il progetto di Omicidio stradale (che prevedeva una lunga detenzione per chi causa incidenti ubriaco), per chi provoca gravi sinistri in stato alterato da alcol o droghe il Parlamento punta a misure drastiche che riguardano la patente, con un Disegno di legge. Nei casi di omicidio colposo in un incidente stradale, oggi è prevista la sospensione per quattro anni e la revoca nel solo caso di presenza di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Col nuovo Codice della strada, la patente verrebbe sempre revocata (temporaneamente). "Stiamo procedendo su un provvedimento che prevede la revoca della patente fino a 15 anni per chi si macchia di omicidio stradale attraverso una guida sotto lo stato di ebbrezza e dall'uso di stupefacenti, o per i pirati della strada", ha detto il presidente della commissione Trasporti della Camera dei deputati, Mario Valducci. Insomma, un ritiro prolungato della patente. "Per quanto riguarda altri casi di omicidio stradale per una guida non attenta - ha spiegato Valducci -, la revoca sarà di cinque anni. Fino alla sentenza c'è la sospensione della patente, poi la revoca fino a 15 anni nei casi più gravi. Pensiamo che questo possa essere un ottimo deterrente". Il dubbio è se realmente il ritiro lungo della patente possa essere una misura deterrente verso chi guida ubriaco o drogato: l provvedimento non pare così "minaccioso" nei confronti dei pirati della strada.
DA TENERE PRESENTE - È una questione delicata e complessa: vanno anche ricordati i numerosissimi fatti di cronaca che raccontano di conducenti che guidano lo stesso, nonostante sia stata loro già ritirata la patente. Il ritiro non sempre è efficace, specie se ci sono pochi controlli. Senza contare le persone che cercano da anni di conseguire per la prima volta la patente, e che -  non riuscendoci - guidano ugualmente.



13.11.12

ROSSI: Yamaha, un amore ritrovato.

   Dopo l'ultima giornata in Ducati, Rossi si è già messo alla guida della Yamaha sul circuito di Valencia.

È cominciata alle 10.05 la seconda era Rossi in Yamaha. Il pilota di Tavullia ha dovuto farsi largo tra i fotografi per entrare in pista a Valencia e fare i primi tre giri del test che continuerà fino a domani. «Ciao. Ciao. Come stai? Ti vedo bene - è il dialogo che ha simulato con la moto-. Mi sei mancato. Anche tu». 

La temperatura sul circuito è di poco superiore ai 10 gradi, e per questo il ceco Karel Abraham è già caduto. In pista è sceso per una estemporanea prova anche l'ex iridato Loris Capirossi con la Yamaha privata del Team Tech3.

Su una pista bagnata dalla pioggia Valentino ha effettuato un giro di lancio e uno cronometrato chiuso in 1'44"158. Loris Capirossi ha girato con la Yamaha settata per Bradley Smith otto secondi più basso del tempo segnato da Rossi. Tutti hanno effettuato giri di installazione e stanno aspettando che il meteo migliori per fare sul serio.

Fonte: Il Messaggero.

Lamborghini: ecco la Aventador Roadster...


Lamborghini presenta la sua nuova vettura, l'Aventador LP 700-4 Roadster. Una vettura del tutto simile alla primogenita, se non fosse per il tettuccio apribile e facilmente depositabile nel bagagliaio.
Ricordiamo che Lp sta per indicare la posizione del cambio, Longitudinale Posteriore, 700 sono i cavalli e 4 indica la trazione a 4 ruote motrici.
A differenza delle altre Roadster di S.Agata Bolognese, l'Aventador presenta un tettuccio sdoppiato in fibra di carbonio dal peso di solo 6 KG!!


Come già detto, il resto della meccanica della Lamborghini Aventador LP 700-4 Roadster è immutato, visto che sotto il cofano trasparente posteriore c’è il classico V12 di 6,5 litri e 700 CV. Il cambio resta il robotizzato ISR a sette marce, mentre le sospensioni di tipo push-rod ne confermano il carattere di supercar senza compromessi, anche senza tetto. La velocità massima è di 350 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti. Le uniche altre differenze rispetto alla Aventador coupé si limitano alla presenza di un lunotto frangivento mobile posto fra la testa dei passeggeri e il motore, oltre ad un deflettore sul parabrezza per evitare le turbolenze all'interno dell'abitacolo.


Le differenze riscontrate tra la versione "base" e questa Roadster è nella parte alta della vettura, infatti i montanti sono stati ridisegnati per far si che essi siano elementi di rinforzi per il roll-bar, oltre a una presa d'aria per il raffreddamento ulteriore del motore.
Il cofano posteriore è a "spina dorsale" con doppia finestratura, le portiere sono smussate per adattarsi al tettuccio.
Tutta la parte superiore, montanti compresi, è rifinita in nero opaco e fa da contrasto al colore di carrozzeria che propone anche la nuova tinta Azzurro Thetys ispirata alla Miura Roadster del 1968. Esclusivi per la Aventador Roadster sono i cerchi Dione da 20” anteriori e 21” posteriori, più leggeri di 10 kg. All’interno spicca l’allestimento in pelle denominato Sabbia Nefertem. Il prezzo della Lamborghini Aventador LP 700-4 Roadster è fissato in 300.000 euro più tasse locali, ovvero 363.000 euro in Italia.


12.11.12

DUCATI: dopo l'addio di Rossi, anche Preziosi in bilico

In casa Ducati l'area non è delle migliori, dopo questo secondo anno deludente e l'addio di Valentino Rossi per poter ritornare alla guida della Yamaha, un altro grande di Borgo Panigale rischia di essere tagliato fuori dal progetto corse Ducati.


Il gruppo Audi avrebbe già deciso di allontanare il mitico padre della Ducati e del progetto Desmosedici. Una scelta difficile e che i tedeschi hanno cercato di tenere nascosto fino ai prossimi test del dopo mondiale.
Filippo Preziosi resterà comunque all’interno dell’azienda ma lontano dai nuovi progetti corse. Alla Suter sarebbe infatti stato commissionato un lavoro per produrre un nuovo telaio, telaio alternativo a quello pensato dall’ormai ex responsabile del progetto MotoGP.
A scatenare le “ire” dei nuovi padroni tedeschi sarebbe stato l’addio di Valentino Rossi, preso malissimo dalla Audi che ricevuta la notizia dal pesarese avrebbe cominciato quella che a tutti gli effetti potrebbe portare a una rivoluzione interna e una nuova pagina del reparto corse Ducati. I vertici Audi ormai da mesi sono alla ricerca del vero responsabile del fallimento Rossi-Ducati, inevitabile l’addio del direttore del progetto Preziosi. A settimane potrebbero arrivare nuovi allontanamenti importanti.

11.11.12

Gp Valencia: Lorenzo out, Pedrosa vince e rimpiange l'annata...


Si è chiuso anche quest'anno il Campionato Moto Gp, con quest'ultima gara che ha visto vittorioso Dani Pedrosa, sicuramente il miglior pilota da metà campionato in poi... 7 vittorie per lui nell'arco del campionato, addirittura una in più rispetto al campione del Mondo Lorenzo.
La remuntada del "Camomillo" è stata a dir poco pazzesca, dopo aver visto che le gomme rain non erano quelle più adatte cambia pneumatici e sale in vetta... Sul podio con lui il giapponese della Yamaha Nakasuga e Casey Stoner, alla sua ultima gara nel motomondiale.

La gara ha visto anche diverse cadute, tra cui quella del leader Jorge Lorenzo, che chiude quindi la stagione con uno “zero”, che però non toglie nulla alla sua bellissima cavalcata che gli ha regalato il 2° titolo MotoGP.
Cronaca di gara
E’ tutto pronto per GP Generali de la Comunitat Valenciana, diciottesima e ultima tappa del motomondiale 2012 classe MotoGP, che si disputa sul circuito di Valencia. In pole position troviamo Dani Pedrosa, alla sua quinta partenza al palo del 2012. Con lui in prima fila l’iridato 2012 Jorge Lorenzo, in sella alla Yamaha YZR-M1. La prima fila è completata da Casey Stoner, due volte campione del mondo della MotoGP (2007 con la Ducati e 2011 con la Honda) alla sua ultima gara nel motomondiale.
Il primo dei piloti italiani è Andrea Dovizioso, sesto con la Yamaha SAT del Team Tech 3. Undicesimo tempo invece per Valentino Rossi, in sella alla Ducati GP12 e alla sua ultima corsa con la Rossa di Borgo Panigale. Al via non c’è Ben Spies, operato alla spalla dopo la caduta di Sepang, al suo posto il collaudatore giapponese della casa dei tre Diapason Katsuyuki Nakasuga. Tutto pronto, trenta i giri da percorrere, pista bagnata ma pioggia che non scende più. Questa fa cambiare idea a Pedrosa, Hayden, Crutchlow e Bautista che rientrano ai box per mettere le slick. Si spengono i semafori, pattinano le moto, al via il più veloce è Jorge Lorenzo, che però alla prima curva viene passato da Aleix Espargarò con la ART Aprilia CRT. Seguono Barberà, Rossi e Stoner.
Si chiude il primo giro con Aleix Espargarò al comando davanti a Dovizioso, Stoner, Rossi, Barbera, Abraham, Ellison, Lorenzo, Rolfo, Bradl e Nakasuga. Intanto inizia la rimonta di Hayden, Pedrosa e Crutchlow. Va forte Dovizioso che passa in testa alla gara, mentre dietro Lorenzo passa Rossi che è preceduto da Stoner.
Non ci stà Aleix Espargarò, che passa di nuovo al comando, seguono Dovizioso, Lorenzo, Stoner, Rossi mentre Pedrosa è 11° e Stoner rientra ai box per cambiare moto. Va al comando Jorge Lorenzo, mentre anche Valentino Rossi rientra ai box a mettere le slick.
Grande la rimonta di Pedrosa che è già terzo, il pilota del Repsol Honda Team va fortissimo e continua a recuperare sui primi. Adesso dietro a Lorenzo c’è il connazionale della Honda che a sua volta precede il sostituto di Ben Spies Nakasuga, Bradl, Crutchlow, Bautista, Pirro, Petrucci, Stoner e Randy de Puniet. Finisce nella sabbia la gara di Roberto Rolfo, mentre Bradl è davanti a Nakasuga. Cade anche Hayden! gara ad eliminazione questa di Valencia.
Pedrosa ha ormai raggiunto Lorenzo, gara da incorniciare quella del pilota della Honda, partito dai box e ora in lizza per la vittoria. Il vice-campione del mondo va però dritto perdendo terreno; fa però peggio di lui Jorge Lorenzo, che per non “tamponare” in curva James Ellison perde il posteriore della sua Yamaha M1 che lo catapulta sull’asfalto! Una brutta caduta per il campione 2012 che fortunatamente non sembra aver riportato conseguenze fisiche.
Da dimenticare la gara di Valentino Rossi, che viene addirittura doppiato da Pedrosa. Cadono anche Barberà, Corti e Cal Crutchlow che era sul podio “virtuale”. Pedrosa va quindi a vincere il GP de la Comunitat Valenciana davanti al giapponese Nakasuga, autore di una bella gara e a Casey Stoner, che riesce a salire sul podio alla sua ultima gara della sua straordinaria carriera. Dietro all’australiano chiudono Bautista e la prima CRT, la FTR Honda del Team Gresini di Michele Pirro, che si prende il lusso di mettersi dietro sia Dovizioso che Valentino Rossi decimo. Bene anche Danilo Petrucci, che chiude il suo primo anno nel motomondiale all’ottavo posto con la sua CRT Suter BMW dello Ioda Racing.

10.11.12

Ecco come evitare il colpo di sonno al volante!


Il colpo di sonno è tra le cause di incidente stradale più subdole. Ci sono automobilisti che non lo prendono neanche in considerazione ed altri che lo sottovalutano. Eppure in Italia è colpevole del 10-20% dei sinistri ed alcune storie sono tra le più drammatiche che si possano ascoltare. C'è chi ha perso la vita e chi l'uso delle gambe o di altri arti.

PERCHE' PUO' ESSERE FATALE
Per colpo di sonno, come spiega scientificamente Salvatore Miglionico, medico internista specialista in malattie cardiovascolari e respiratorie, "si intende una perdita dello stato di vigilanza che si presenta in maniera insidiosa e repentina della durata di pochi secondi se non addirittura istanti". Ma basta non guardare la strada per pochi secondi per far succedere di tutto, ricordiamoci che a alla velocità di 90 Km/h si percorrono in un solo secondo 25 metri. E tutti possiamo incappare nel colpo di sonno. Ci sono almeno due milioni di persone in Italia che soffrono di Sindrome delle Apnee Notturne (OSAS) e cioè hanno un sonno scarsamente ristoratore ed efficace che aumenta le probabilità di cadere vittima al volante di un improvviso "blackout", ma non bisogna dimenticare, come ricorda Miglionico, "la stanchezza, l'uso di farmaci con effetti collaterali sullo stato di vigilanza (antistaminici), la narcolessia...". Ci sono tanti elementi che possono farci cadere vittima del colpo di sonno.

COME SI MANIFESTA
Per non farsi prendere dal colpo di sonno è importante saperlo riconoscere. Quando si è al volante e le palpebre diventano così pesanti da rimanere aperte con difficoltà, gli sbadigli sono sempre più frequenti, si ha la sensazione di sentire freddo ed è difficile mantenere una velocità costante, allora si è ad un passo dall'addormentarsi improvvisamente e pericolosamente. 

COME EVITARLO
Il dottor Miglionico, nel caso si sia a conoscenza di essere affetti dalle alterazioni descritte, consiglia "di non intraprendere lunghi viaggi da soli, al primo accenno di defaillance fermarsi immediatamente e riposare, con una breve sosta". Fermarsi immediatamente e riposare per almeno 20/30 minuti è la soluzione migliore. Lo ha riconosciuto anche la Cassazione, che ha dato ragione ad un autotrasportatore che si era fermato in corsia d'emergenza a dormire (per evitare il colpo di sonno) ed un'automobilista lo ha centrato causando un incidente. Si è trattato tuttavia di un caso eccezionale e come tale non deve essere assunto ad esempio. Se si è stanchi e si ha la possibilità di evitare un viaggio è bene non salire in auto. Altrimenti effettuate una sosta ed evitate l'uso di sostanze psicotrope (come il caffè): "Può essere gravato da fastidiosi effetti collaterali", avverte Miglionico. La sudorazione ed il battito del cuore possono aumentare così come l'acidità gastrica.
Fonte: OMNIAUTO

Moto GP: A Valencia Pedrosa è in pole con il record del circuito!


Si conclude il turno di qualifiche dell'ultimo Gp dell'anno, e vede Pedrosa in pole con un tempo che è inferiore al precedente record del circuito Valenciano. Infatti il record di Valentino Rossi durava da ben 6 anni, ma con il nuovo asfalto, "Camomillo" ha sfoderato un 1'30"844 che ha spazzato via il tempo del dottore.


Un tempo che gli ha consentito di distanziare di oltre tre decimi la Yamaha del campione del mondo in carica Jorge Lorenzo. Va detto però che il maiorchino ha pagato tanto soprattutto nelT4, ma era almeno ipotizzabile che la M1 potesse pagare qualcosa nei confronti della RC213Vnella ripartenza quasi da fermo che impone il tornantino che immette sul rettilineo di partenza.

La prima fila si completa con un Casey Stoner parso un po' deluso quando ha raggiunto il parco chiuso. L'australiano, che vorrebbe chiudere la sua carriera in MotoGp con un successo, teme soprattutto il distacco di mezzo secondo che si è visto rifilare dal compagno di squadra, non tanto la posizione, che è comunque positiva.

La prima fila invece l'ha solamente sfiorata Cal Crutchlow: il pilota della Yamaha Tech 3 si stava rendendo protagonista di un giro almeno in linea con quello di Lorenzo nel finale, ma poi ha commesso un errore nel T4, rischiando quasi di cadere, e quindi si è dovuto accontentare del quarto posto, davanti a Stefan Bradl ed al compagno di squadra Andrea Dovizioso, che è l'ultimo ad essere rimasto al di sotto del secondo di distacco.

Abissale, infatti, il gap rimediato dalle Ducati: Nicky Hayden apre la terza fila con il settimo tempo, ma ha chiuso a ben 1"6 dalla pole di Pedrosa. Disastrosa anche l'ultima qualifica "Rossa" di Valentino Rossi: il "Dottore" è 11esimo a 2", alle spalle della prima delle CRT, che è la ART-Aprilia di Aleix Espargaro, grande favorito per il titolo riservato a queste moto.

Attenzione però, domani potrebbe anche piovere, quindi i valori in campo potrebbero anche cambiare...

8.11.12

Formula E:Roma vuole ospitare le monoposto elettriche nel 2014

Da diversi mesi si sente parlare della Formula E, campionato che la FIA si propone di lanciare nel 2014 e che sarà risevato a monoposto elettriche (quella nella foto è la Formulec realizzata in Francia). L'idea della Federazione Internazionale sarebbe quella di far correre queste vetture futuristiche su tracciati cittadini, utilizzando location suggestive ed ecco che quindi è arrivato subito un importante segnale di apertura da Roma.



 Qualche settimana fa si era parlato della possibilità che la serie potesse fare tappa ad Imola in Italia, ma oggi si è fatto avanti il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, che in una breve intevista concessa a Leggo non ha nascosto l'ambizione di provare a far rivevere il progetto del cittadino dell'EUR che avrebbe dovuto prendere vita per ospitare la Formula 1.



Le parole del sindaco. "Ho fatto un gesto di rispetto nei confronti della città di Monza. Ora ci prenderemo una bella rivincita: a Roma il Gp si farà. Lo presenteremo tra qualche settimana: sarà quello per le auto da corsa elettriche. Un circuito internazionale per la Formula E, il nuovo progetto di Bernie Ecclestone, che partirà nel 2014. La Formula E proporrà dei bolidi che non inquinano e non fanno rumore: questa volta difficilmente ci potranno essere delle polemiche. Il tracciato potrebbe essere quello che avevamo individuato all'EUR" ha dichiarato Alemanno.